LA CORONA DEI SAVOIA

Abbiamo mandato il nostro MULTIPLUTO a 1130m sul troncone di estrema poppa della Corazzata ROMA, che ancora non avevamo visto con le nostre telecamere.
A parte la bellezza dell’emblema dei Savoia sul coronamento di poppa, la scena è di totale devastazione.
Ricordiamo che la Corazzata si è spezzata in superficie in due tronconi che sono affondati separatamente.
Il troncone posteriore era stato trovato capovolto sul fondo fangoso del canalone, privo del ponte di coperta che comprendeva tutte le strutture di castello, con in bella mostra le due eliche laterali sull’orlo di un’altra frattura. La parte di estrema poppa mancante, con le altre due eliche ed i tre timoni è stata localizzata successivamente a 300m di distanza incastrata fra le rocce della ripida scarpata. La nave non era stata lesionata in quel punto, ne deduciamo che la rottura è stata causata dal violento urto con le rocce della scarpata avvenuto nella caduta dell’affondamento. Il troncone che abbiamo ispezionato comprende il ponte in teck dell’estrema poppa non ancora divorato dagli organismi, la fiancata sinistra con oblò, bitta e passacavo al limite della frattura dove si vedono lamiere strappate come carta. Sul coronamento brilla ancora la Corona di Casa Savoia libera da corrosione. Scendendo di circa 10 metri abbiamo trovato l’elica sinistra in bronzo senza corrosione, diametro 4,60 metri un pò sfilata dalla sua boccola, e l’asse diametro mezzo metro di acciaio spezzato come un grissino. Tutto il resto sono rottami informi sparsi giù per la scarpata al seguito della parte centrale dello scafo capovolto e scivolato a valle.